Barretta metallica o di legno, detta anche chiavetta o chiavella, che serve ad impedire lo scorrimento o la rotazione di due pezzi a contatto. Anche il laterizio che è fra due volterrane.
Conglomerato bituminoso, a base di bitume, sabbia e pietrisco, che si applica, in uno strato di 5-10 cm di spessore, tra fondazione e strato d’usura nelle pavimentazioni che debbono sopportare un traffico pesante per evitare cedimenti, ondulazioni o fratture del manto stradale.
Miscela untuosa, nera e fragile; liquida o solida (ammollisce a circa 50 °C), utilizzata per ricoprire la massicciata delle strade. Il Bitume è contenuto nel Binder stradale, nella Guaina bituminosa, negli impermeabilizzanti emulsionati.
In particolare bisogna distinguere il Bitume dal Catrame: il primo è il prodotto della distillazione del petrolio e non è pericoloso per chi lo utilizza o chi ci vive vicino, il Catrame, invece, è il prodotto della distillazione del carbone fossile, si usa in particolari impermeabilizzanti ed è cancerogeno.
Il Catrame è un prodotto di sintesi, mentre il Bitume si può trovare anche in natura sia liquido sia in giacimenti fossili, sia conglomerato in sabbie.
Tavolato o assito usato per realizzare muri portanti o pareti interne; formato da tronchi d’albero appena sgrossati, oppure tavoloni piallati e squadrati. Tali elementi sono sovrapposti l’uno sull’altro nel senso della lunghezza; la connessione è assicurata da incastri più o meno complessi, effettuati nell’intera lunghezza, oppure da linguette longitudinali inserite in appositi alloggiamenti.
Può essere pieno, semipieno, porothon, etc.
E’ un elemento in laterizio (ma anche in cemento o altri materiali compositi come cemento/legno, argilla/paglia etc), impiegato nelle murature portanti, di forma parallelepipeda recante sulla fascia o piatto, incavi di limitata profondità oppure fori verticali passanti; che nel blocco pieno costituiscono una superficie inferiore o uguale al 15% della superficie della stessa fascia; nel blocco semipieno invece costituiscono una superficie compresa fra il 15% e il 45% della superficie della stessa fascia.
Si tratta di un accessorio del manto impermeabile che collega lo strato a tenuta (guaina) con il tubo pluviale che porterà le acque meteoriche verso il basso.
Normalmente il bocchettone di scarico, detto anche messicano, è in materiale termoplastico, ma può essere fatto anche in EPDM (per coperture in guaina bituminosa ed EPDM), in guaina termoformata (per coperture in guaina bituminosa), in TPO (per coperture in TPO) o in rame utilizzabile per tutti i tipi di copertura.
Vedi anche:
Come realizzare un bocchettone di scarico