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Copertura pedonabile

Si tratta di coperture (normalmente terrazzi o camminamenti sopra i garage interrati) accessibili alle persone; si può ottenere sia come tetto caldo, sia come tetto rovescio; in ogni caso viene finito con una pavimentazione e mai con lo strato a tenuta a vista.

copertura pedonabile
copertura pedonabile

la giusta stratigrafia di questo genere di copertura è la seguente:

  1. strato a tenuta
  2. TNT (come strato di scorrimento e drenaggio)
  3. Polietilene (come strato di separazione in caso si faccia un massetto in cemento)
  4. Pavimentazione scelta


Copertura sospesa

Strutturata secondo una singola o doppia orditura di cavi di acciaio, resistente a sollecitazioni di trazione; che trasmettono i carichi agenti sulla struttura alle fondazioni.

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Coppella

Mantello di agglomerato di materiale coibente che negli impianti idraulici copre le tubazioni di acqua fredda, preventivamente bitumate, per evitare l’inconveniente della condensa.

coppelle


Coppiglia

Perno, formato da una barretta di metallo ripiegata su se stessa, che viene introdotto nei fori e poi fermato divaricando la parte sporgente.

coppiglia


Coppo

Tegola in terracotta, curva, leggermente conica; utilizzata per coperture di tetti disponendole a file alternate con la concavità verso l’alto e verso il basso. Ha lunghezza da 30 a 40 cm.

coppi


Copriferro

Il copriferro nelle strutture in calcestruzzo armato è la distanza fra la superficie esterna dell’armatura (inclusi staffe, collegamenti e rinforzi superficiali se presenti), più prossima alla superficie del calcestruzzo e la superficie stessa del conglomerato cementizio.
Normalmente si usa il termine di copriferro sia per indicare la quantità di calcestruzzo che ricopre le armature sia la distanza tra il bordo teso della sezione e il baricentro delle armature resistenti nel calcolo delle sezioni in cemento armato secondo la teoria e tecnica delle costruzioni.
Per tale motivo spesso per evitare equivoci il primo viene indicato anche ricoprimento.

copriferro


Cordolo

Elemento di calcestruzzo semplice o debolmente armato, ad andamento orizzontale, che si inserisce in una muratura in corrispondenza del piano di imposta dei solai, per ripartire su di essa i carichi verticali provenienti da altri elementi strutturali (solai, scale, ecc.).

E’ detto cordolo anche quell’elemento di separazione, spesso in cemento o calcestruzzo, che delimita una determinata zona, come un marciapiede, una strada o un giardino; in alcune zone è anche detto Filetta.

cordolo

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Cordonata

Strada inclinata interrotta ad intervalli regolari da gradini in pietra o laterizio con pedata molto larga e leggermente inclinata, e alzata piccolissima. Fu detta anche rampa bramantesca per l’uso che ne fece Bramante. Celebre è la Cordonata dell’accesso principale al Campidoglio.

cordonata


Cornicione

Membratura composta di varie modanature parallele, variamente sagomate e aggettanti l’una su l’altra. Possono corrispondere a caratteristiche costruttive dell’edificio o essere soltanto elemento di composizione e decoro. Negli stili classici la C. è una delle parti della trabeazione, si sovrappone al fregio, ed è composta da sopracornice e sottocornice. Altre parti sono lo spiovente e il gocciolatoio.

cornicione


Corrente

Qualsiasi elemento costruttivo, di forma allungata e messo in opera in posizione orizzontale, utilizzato per migliorare il comportamento statico delle varie parti della costruzione. Ad esempio i travicelli che poggiano sulle travi principali, corsi di pietra, catene e legamenti di legno. Si chiamano correntini o listelli pezzi di legno segati, dalla lunghezza variabile (da 2 a 4 m), e sezione da 15x30mm a 40x40mm.