Avete mai letto le note legali di una scheda tecnica? Vi consiglio vivamente di farlo prima di utilizzare un qualsiasi prodotto. A dire il vero dovreste sempre leggere tutta la scheda tecnica, perché conoscere i dati di un prodotto è fondamentale affinché il lavoro venga eseguito o progettato correttamente.
oggi, però, vorrei soffermarmi sulla parte finale di quasi tutte le schede tecniche: le note legali.
Riporto di seguito una annotazione generica che si trova in tutte, o quasi, le schede dei prodotti impermeabilizzanti:
La ditta tal dei tali garantisce che le informazioni della presente scheda sono fornite al meglio della sua esperienza e delle sue conoscenze tecniche e scientifiche; tuttavia non può assumere alcuna responsabilità per i risultati ottenuti con il loro impiego in quanto le condizioni di applicazione sono al di fuori di ogni suo controllo. Si consiglia di verificare sempre l’effettiva idoneità del prodotto al singolo caso specifico. La presente annulla e sostituisce ogni scheda precedente.
Se la leggete accuratamente vedrete che è una semplice formula che vuole deviare ogni tipo di scarico di colpa improprio verso il produttore, o rivenditore, del materiale. Ci sta! Il produttore, o rivenditore, non può controllare tutto ciò che viene fatto e come viene usato esattamente il prodotto; può consigliarlo, può guidarlo ma, ovviamente, non può decidere in vece dell’utilizzatore.
Quindi la responsabilità è sempre del posatore. Se questi segue tutte le regole dettate dal produttore, o rivenditore, può stare tranquillo e dormire sereno.
Eppure c’è un’azienda che ha deciso di imputare al proprio cliente ogni tipo di responsabilità; anche sulla veridicità dei dati scritti in scheda tecnica. Si tratta di Sika e, per quanto mi è dato sapere, lo fa solo in Italia! Sapete perché? Lo spiega molto bene l’ing. Gorgati in uno dei suoi libri:
“Perché dunque agli impermeabilizzatori viene chiesto di più? Perché devono essere responsabili di errori di costruzione o progettazione (e produzione aggiungo io ndr) verificatisi al di fuori di ogni loro controllo? La risposta è semplice! L’impermeabilizzatore è sempre stato un ometto in canottiera, col secchio di bitume caldo nella mano sinistra e lo spazzolone nella destra, un cappello fatto con carta di cemento, completamente digiuno di qualsiasi nozione di sicurezza delle costruzioni o di diritto”
(“Dialogo dei massimi sistemi ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sul tetto e non avete osato chiedere” – Romolo Gorgati – BE.MA. Editrice – 1983). Questo è l’impermeabilizzatore medio italiano! La descrizione calza a pennello. Ma se l’ing. Gorgati pubblicava questo libro all’inizio degli anni ’80, questo non giustifica che ancora oggi vi sia questa visione. Eppure gli stessi produttori, come vedremo tra poco, continuano a scherzare sulle loro teste e a cedere…. o meglio concedere, quasi fosse una benedizione, responsabilità ai poveri ometti in canottiera e cappello in carta di cemento.
Cosa scrive Sika nelle sue schede tecniche italiane:
I consigli tecnici relativi all’impiego, che noi forniamo verbalmente o per iscritto come assistenza al cliente o all’applicatore in base alle nostre esperienze, corrispondenti allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e pratiche, non sono impegnativi e non dimostrano alcuna relazione legale contrattuale né obbligo accessorio col contratto di compravendita. Essi non dispensano l’acquirente dalla propria responsabilità di provare personalmente i nostri prodotti per quanto concerne la loro idoneità relativamente all’uso previsto. Per il resto sono valide le nostre condizioni commerciali. Il contenuto della presente scheda si ritiene vincolante per quanto sopra ai fini della veridicità del contenuto, solo se corredata di apposito timbro e di controfirma apposti presso la ns. sede e da personale delegato a quanto sopra. Difformità dall’originale predetto per contenuto e/o utilizzo non implicherà alcuna responsabilità da parte della società Sika. Il cliente è inoltre tenuto a verificare che la presente scheda E GLI EVENTUALI VALORI RIPORTATI siano validi per la partita di prodotto di suo interesse e non siano superati in quanto sostituiti da edizioni successive E/O NUOVE FORMULAZIONI DEL PRODOTTO. Nel dubbio, contattare preventivamente il nostro Ufficio Tecnico.
Analizziamo quanto c’è scritto frase per frase:
<<I consigli tecnici relativi all’impiego, che noi forniamo verbalmente o per iscritto come assistenza al cliente o all’applicatore in base alle nostre esperienze, corrispondenti allo stato attuale delle conoscenze scientifiche e pratiche, non sono impegnativi e non dimostrano alcuna relazione legale contrattuale né obbligo accessorio col contratto di compravendita.>>
Ehhhh???????
Cioè, se un rappresentante di Sika (per rappresentante intendo una persona che abbia la capacità di rappresentarla giuridicamente parlando) mi scrive come usare un suo prodotto, questo non vale nulla?????????????????? COME NON VALE NULLA!!!!!!!!!!
Notate la NON sottile differenza con la dicitura che usano tutti! Qui si scaricano dalla responsabilità di aver risposto alle vostre domande! A questo punto chiunque usa un prodotto Sika si prende la totale responsabilità della scelta che ha fatto, indipendentemente da qualsiasi circolare, mail, lettera, raccomandata, perizia giurata che sia uscita da Sika.
<<Essi non dispensano l’acquirente dalla propria responsabilità di provare personalmente i nostri prodotti per quanto concerne la loro idoneità relativamente all’uso previsto. Per il resto sono valide le nostre condizioni commerciali.>>
Nulla questio: il progettista e l’applicatore devono capire che la responsabilità della scelta è solo in capo a loro!!!
<<Il contenuto della presente scheda si ritiene vincolante per quanto sopra ai fini della veridicità del contenuto, solo se corredata di apposito timbro e di controfirma apposti presso la ns. sede e da personale delegato a quanto sopra.>>
Partiamo bene e finiamo malissimo: la scheda tecnica che ho letto, scaricata proprio ora (Giovedì 13/04/2017 alle ore 08:50 circa) non ha alcun valore perché non riporta l’apposito timbro e la controfirma (“Controfirmare: Porre su un documento, un decreto, un atto pubblico, un titolo di credito, la propria firma accanto a quella di altra persona, per convalida o controllo” – Treccani vocabolario on-line) apposti presso la sede di Sika dal personale delegato. Quindi devo andare nella sede di Sika (quale? In Italia o la sede del gruppo? Non è specificato), chiedere di un rappresentante delegato alla firma delle schede tecniche, farmi mostrare sia le proprie credenziali, sia la delega che deve essere autenticata da un notaio (non vorrei che fosse un falso… no si sa mai), farmi stampare l’ultima versione della Scheda stessa, e farla controfirmare da questa persona. Ok, ma l’altra firma, quella principale, chi la deve mettere? Un altro delegato a rappresentare l’azienda. Insomma un agente di Equitalia non sarebbe così tenace da arrivarci in fondo.
<<Difformità dall’originale predetto per contenuto e/o utilizzo non implicherà alcuna responsabilità da parte della società Sika.>>
Teoricamente non ci sarebbero problemi su questa parte della nota se non fosse che è molto difficile arrivare ad avere una scheda tecnica valida vista la burocrazia esistente…. quindi “lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”.
Il cliente è inoltre tenuto a verificare che la presente scheda E GLI EVENTUALI VALORI RIPORTATI siano validi per la partita di prodotto di suo interesse e non siano superati in quanto sostituiti da edizioni successive E/O NUOVE FORMULAZIONI DEL PRODOTTO. Nel dubbio, contattare preventivamente il nostro Ufficio Tecnico.
Questa è una perla! Notare che i le parti in maiuscolo vogliono rafforzare il fatto che normalmente non dovreste avere queste responsabilità! Ovvio che queste note sanno tanto di clausole vessatorie, neanche tanto nascoste! Il testo ci dice che chiunque compri il prodotto Sika deve fare una serie di analisi che confermino che i dati riportati sono veri! Quindi, se volete comprare uno o due sacchi di Ceralastic o di Sikalastic 1K dovrete spendere qualche migliaio di Euro per andare in un laboratorio autorizzato (non basta quello che vi fate in cantina) e far eseguire tutta una serie di test per garantirVI che la LORO scheda tecnica sia corretta.
Ah, questo vale per ogni tipo di lavoro che i loro agenti vi passano! (loro vi fanno il prezzo con il cliente, loro decidono cosa usare, voi lo pagate…. e zitti!!!) Questo vale, soprattutto, per il solo cliente Sika! Il consiglio, a questo punto, è quello di comprare il prodotto in rivendita in modo da addossare tutta la responsabilità sul rivenditore. Eh, già! Perché il rivenditore ha degli obblighi verso il proprio cliente che, normalmente, non cerca di scaricargli addosso! Quindi, cari rivenditori o applicatori, che comprate direttamente da Sika, sappiate che ogni qual volta usate, vendete, posate, traslocate, gestire, pallettizzate, progettate etc, con i prodotti Sika vi verrà addossata ogni singola responsabilità su quanto LORO hanno fatto con il prodotto in questione.
Ma Sika è così ovunque?
Sapete, io ho sempre ritenuto che fosse un’azienda al top a livello mondiale! Infatti ho scoperto che questa dicitura è presente solo sulle schede italiane (per quanto ho potuto leggere sul loro sito). Ad esempio negli USA le note legali sono completamente diverse:
la traduzione dovrebbe essere questa:
“prima dell’utilizzo di ogni prodotto Sika, l’utilizzatore DEVE SEMPRE leggere e seguire le avvertenze e le istruzioni contenute nei documenti del produttore che sono disponibili on-line su …….. o chiamando il dipartimento del servizio tecnico di Sika al….. Nessun contenuto in qualsiasi materiale Sika (si intende documento, immagino) solleva l’utilizzatore dall’obbligazione di leggere e seguire le avvertenze e le istruzioni per ogni prodotto Sika come esposto nella presente Scheda Tecnica, etichetta di prodotto e Scheda di sicurezza prima dell’uso del prodotto”
Beh, sembra che siano note legali normalissime….. e soprattutto ben poste in evidenza e non scritte in caratteri minuscoli!
Quindi cari clienti Sika (perché negli USA siete utilizzatori, in Italia clienti) sappiate che per questi signori, ma solo quelli italiani, siete solo degli “ometti in canottiera con il cappello di carta di cemento”.